MERCOLEDI 08 MAGGIO - III settimana di Pasqua
At 6,1-7; Sal 32 (33); Gv 6,1-15
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico». (At 6,2-3)
I Dodici chiedono che vengano elette sette persone a cui sarà affidato l’incarico di provvedere in maniera adeguata alla distribuzione dei beni a favore delle vedove degli Ellenisti. Logicamente saranno sette Ellenisti, cioè giudei di lingua greca, che condivideranno la responsabilità degli apostoli, assumendosi questo servizio dei poveri. Si tratterà di organizzarlo e di attuarlo, coinvolgendo anche altre persone che collaboreranno a titolo diverso. Si dovrà guardarsi dal pensare che si tratti di una delega da parte degli apostoli o, peggio, del sottrarsi ad un dovere. Gli apostoli restano i primi responsabili della carità verso i poveri. I sette che vengono scelti sono coloro che aiuteranno gli apostoli, di fatto, a svolgere il servizio che compete loro: lo faranno in spirito di corresponsabilità, di fatto divenendo le mani degli apostoli e prima ancora la mente nell’organizzazione e nella attuazione del servizio stesso. Ne è prova il fatto che i sette ricevono dai Dodici una sorta di investitura, attraverso il rito della imposizione delle mani, un gesto che va inteso nella linea di un conferimento di potere in vista della missione da compiere.
Preghiamo
Signore, tu non solo ci hai mostrato la strada
ma sei la strada che ci conduce al Padre.
Donaci di non imboccare altre vie,
spesso invitanti e spianate,
perché esse ci allontanano da Dio.
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]