VENERDI 03 MAGGIO - II settimana di Pasqua

Santi Filippo e Giacomo

At 1,12-14; Sal 18 (19); 1Cor 4,9-15; Gv 14,1-14

Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. (At 1,13-14)

I nomi citati sono coloro che Gesù «si era scelto» e che costituiscono il nucleo essenziale della prima comunità cristiana. Non sono più dodici bensì undici. Non sono però gli unici che compongono il gruppo di quanti stanno attendono il dono dello Spirito Santo. Vi sono con loro anche alcune donne, verosimilmente quelle donne che avevano visitato il sepolcro e avevano ricevuto per prime l’annuncio della risurrezione del Signore e alle quali i discepoli non avevano dato credito. Luca sottolinea più volte la presenza e il ruolo delle donne all’interno del gruppo di coloro che seguivano Gesù (cfr. Lc 8,1-3) e poi successivamente nelle comunità cristiane (cfr. At 6,11-15). Probabilmente lo fa perché riconosce nell’atteggiamento di accoglienza che Gesù dimostra nei loro riguardi uno dei segni della novità del vangelo. La società di quel tempo era ben lontana dal riconoscere alla donna pari dignità rispetto all’uomo. Sorprende dunque positivamente il fatto che il primo nucleo della comunità cristiana di Gerusalemme sia formato da uomini e donne.

Preghiamo

Signore, tu sei la Parola, fa’ che possa ascoltarti!
Tu sei la luce, illumina gli occhi del mio cuore!
Tu sei il Verbo incarnato, fa’ che possa accoglierti.

[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]

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