Mercoledì della settimana della V domenica dopo l'Epifania
Sir 38,34c-39,10; Sal 62, Mc 8,1-9
Chi medita la legge dell’altissimo, manifesterà la dottrina del suo insegnamento. (Sir 38)
Dalla pietà di Gesù viene il miracolo della moltiplicazione dei pani. Un miracolo che soccorre la fame del popolo in luogo deserto: segno della vicinanza e condivisione di Gesù a quanti sono nelle situazioni di difficoltà e bisogno. Il senso profondo non sta nella certezza che tutte le difficoltà siano motivo di miracolo da parte di Dio, ma che nulla passa inosservato e senza la sua presenza; Dio lascia anche all’azione concreta di altri uomini risolvere i bisogni. Dio non si propone come il factotum di grandi prodigi, ma colui che insegna amore e vicinanza a quanti sono nel bisogno. Così sta poi a ciascuno di noi essere, come Gesù, capaci di intervenire per rovare soluzioni.
Preghiamo col Salmo
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.