V DOMENICA DOPO L'EPIFANIA
Ez 37, 21-26; Sal 32; Rm 10,9-13; Mt 8,5-13
“Dice la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano”. (Rm 10,10-11)
Paolo indirizza ai Romani un forte richiamo alla fiducia in Dio che è Signore di tutti e per tutti, di ogni razza e religione, ha preparato la salvezza. In ogni tempo ci sono stati contrasti dentro e fuori le comunità, a causa delle differenze di culture, di scelte politiche, di tendenze culturali e religiose. Ma per tutti è l’invito da sempre di considerare la famiglia umana come un’unità disegnata e salvata dallo stesso Signore. Alla base del discorso di Paolo sta l’intero insegnamento della Scrittura che afferma che “il Signore è lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano”.
Preghiamo col Salmo
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.