Lunedì, settimana della II domenica dopo l'Epifania
Sir 44,1.23g-45,1.6-13; Sal 98; Mc 3,7-12
“Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perchè non lo schiacciassero”. (Mc 3 )
Gesù guarisce gli infermi e la fama di quanto va operando tra i bisognosi lo precede: addirittura quando arrvia in un luogo già è atteso da molta gente. Ha paura di essere schiacciato. Curiosa questa immagine di Gesù che teme la pressione della folla e cerca una via di fuga andando in mezzo al lago coi discepoli. Gesù non vuole svelare la sua identità anzitempo, in qualche modo cerca il riserbo, predilige l’incontro personale, la relazione viva tra persone entro cui la sua opera può esprimersi al meglio, sanando le infermità. Forse anche la nostra testimonianza e la espressione della nostra fede verso il Cristo deve nutrirsi nel riserbo di una relazione personale, senza clamori nè eccessi di folla. Per non schiacciare o ostacolare l’intervento salvifico di Gesù.
Preghiamo col Salmo
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato.
Signore, nostro Dio, tu li esaudivi.