X Domenica dopo Pentecoste
1Re 3,5-15; Sal 71; 1Cor 3,18-23; Lc 18,24b-30
“Concedi al tuo servo un cuore docile, perchè sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?”. (1Re 3)
Dio apprezza la preghiera di Salomone che non gli chiede forza o potere, ma il dono del discernimento per saper distinguere il bene dal male ed operare secondo giustizia per il bene del popolo. Anche l’apostolo Paolo ribadisce il fatto che la sapienza sta nelle mani di Dio e non sempre questa coincide con le aspirazioni umane e neppure coi giudizi degli uomini, ed afferma che ogni cosa, persino la vita e la morte, sta nelle nostre mani in quanto la condividiamo con Cristo.
“Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”. Nessun vanto, dunque, per quanto abbiamo a disposizione, solo l’esercizio della libertà e della responsabilità nella costruzione del Regno di Dio. Ogni altro percorso, di dominio, di potere, di ingiustiza, non fa parte del disegno divino e segna distruzione.
Preghiamo col Salmo
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potnza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.