Venerdì 7 giugno - VII settimana di Pasqua

Ct 7,13a-d.14; 8,10c-d; Sal 44 (45); Rm 8,24-27; Gv 16,5-11

Di buon mattino andremo nelle vigne; vedremo se germoglia la vite, se le gemme si schiudono, se fioriscono i melograni: là ti darò il mio amore! Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi: amato mio, li ho conservati per te. (Ct 7,13-14)

L’amata ormai è rassicurata. La relazione d’amore che la lega all’amato è continua e stabile, per cui sempre e dappertutto questo vincolo di comunione sarà confermato: nei campi come nei luoghi abitati, nei villaggi come nelle città, di notte e di giorno, in qualunque occasione e in qualunque contesto. Questo è il motivo per cui questa creatura si sta dedicando alla missione che ha ricevuto per attraversare la storia umana al ritmo del vangelo pasquale. Infatti, è a casa propria dappertutto ed è puntuale in ogni momento, perché in ogni luogo e in ogni tempo l’amato è il compagno che la conferma nella pienezza di un amore indissolubile: «Andremo nelle vigne; vedremo se germoglia la vite». E prosegue: «Le mandragore mandano profumo». Non sono da temere i tempi in cui non ci sarà più frutta fresca, perché c’è già la frutta secca opportunamente accantonata! L’amata è rassicurata: l’amato provvede a tutto, con dedizione infinita.

Preghiamo

Signore Gesù,
non smetti di procurarci ogni bene,
di farci sentire la provvidenza del Padre,
la forza dello Spirito.

[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]

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