Martedì della settimana della IV domenica dopo il martirio di San Giovanni il precursore
2Pt 1,20 – 2,10a; Sal 36 (37); Lc 18,35-43
Carissimi, sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio. (2 Pt 1,20-21)
Anche i cristiani possono incappare nell’errore di ritenere la fede un possesso privato, soggetto all’interpretazione personale ed egoista, privando così la Parola della sua forza che trasforma la vita, riducendola a semplice conferma dei propri interessi.
L’invito fatto da Pietro per mettere in guardia la sua comunità è valido anche oggi: ciascuno può verificare se è capace di mettersi in discussione a partire dalla Scrittura, lasciandola operare come Parola che salva, oppure se la riduce a parola inoffensiva e la piega ai propri interessi.
Preghiamo con il salmo
La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.