Martedì, Settimana della IV Domenica dopo Pentecoste

Dt 12,2-12; Sal 62; Lc 7,1-10

 

“Cercherete il Signore vostro Dio nella sua dimora, nel luogo che il Signore avrà scelto tra tutte le vostre tribù per stabilirvi il suo nome”. (Dt 12)

 

La relazione con Dio esige che da parte degli uomini ci sia l’impegno continuo di cercarlo, sapendo che il Signore non è un Dio ‘esclusivo’, perche la sua grazia è rivolta a tutti, persone e nazioni, nessuno escluso.

Dio si fa conoscere, non si nasconde dietro a formule o a cerimonie, da parte sua tutto è dono, però bisogna fidarsi della sua guida che ci conduce attraverso il deserto, oltre il Giordano, perchè solo quando saremo giunti nella terra che il Signore ci dà in eredità, la nostra terra promessa, dove saremo al sicuro e tranquilli, non ci saranno nemici e potremo godere della presenza del Signore.

La salvezza è determinata dalla fiducia posta in Dio e in Gesù Cristo e ad esse tutti sono chiamati.

 

Preghiamo col Salmo

 

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora ti cerco, ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

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