II Domenica dopo Pentecoste

Sir 18,1-2.4-9a.10-13; Sal 135; Rm 8,18-25; Mt 6,25-33

Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo. Il Signore soltanto è riconosciuto giusto. ( Sir 18)

La nostra vita attuale è complessa e attraversata da problemi e sofferenze, spesso abbbiamo la sensazione che non ci siano vie d’uscita e che il futuro non possa portare nulla di buono. Eppure il Profeta ci dice che è Dio ad essere il solo giusto e che è clui che ha creato l’universo, e Paolo incoraggia i fratelli della chiesa di Roma a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà perchè è l’intera creazione che ‘attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio’.
La gloria, quindi la pienezza di vita e di felicità, senz’altro verrà e sarà stupenda. Certo non siamo in grado di immaginarla e neppure possiamo pretendere di definirla, solo è da attendere nella speranza che si fonda sulla certezza dell’amore di Dio.

 

Preghiamo col Salmo

Ha creato i cieli con sapienza,
perché il suo amore è per sempre.
Ha disteso la terra sulle acque,
perché il suo amore è per sempre.
Ha fatto le grandi luci:
perché il suo amore è per sempre.

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