2Re 25,1-17; Sal 77; Rm 2,1-10; Mt 23,37-24,2

 

Pensi tu che giudichi, di sfuggire al giudizio di Dio? Mentre giudichi l’altro, condanni te stesso perchè fai le medesime cose. (Rm 2)

 

Oggi possiamo fermare lo sguardo su un quadro di grande portata che unisce le tre letture: la distruzione di Gerusalemme. Il re babilonese Nabucodonosor conquista la città dopo lungo assedio e distrugge il tempio; crollano così ideali, speranze, illusioni di supremazia, e si avverano le profezie di quanti erano stati inviati alla città per ricondurla alla fedeltà a Dio. “Gerusalemme, tu uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te”, piange Gesù sulla città.

E Paolo nella sua lettera ai cristiani di Roma, ricorda che nessuno può vantare privilegi di giustizia o di impunibilità, perchè di fatto, agli occhi di Dio, non ci sono categorie esenti da peccato e da giudizio. Considerazioni che vanno applicate ad ognuno ed in ogni tempo, pur alla luce della speranza nella misericordia inesauribile del Signore.

 

Preghiamo col Salmo

 

Ciò che abbiamo udito e conosciuto

e i nostri padri ci hanno raccontato

non lo terremo nascosto ai nostri figli,

raccontando alla generazione futura

le azioni gloriose e potenti del Signore.

 

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