SABATO 20 FEBBRAIO

 

 

Os 6,4-6; Sal 111 (112); Rm 13,9b-14; Mt 12,1-8

 

 

“Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza colpa” (Mt 12,7)

 

È bello osservare come Gesù non consideri il nostro sacrificio come un valore assoluto e prioritario. Ciò che a lui sta a cuore non è l’osservanza scrupolosa della legge che può anche far soffrire l’uomo. Nel dare priorità ai bisogni delle persone, Gesù non manca di rispetto alle leggi, ma le interpreta in maniera da far risaltare nel compimento attuale la buona intenzione originaria di Dio. Tutto ciò che è fatto per il bene dell’uomo non è mai irrispettoso del comandamento di Dio. Ciò che Dio chiede a noi è di condividere con i nostri fratelli quella misericordia e quell’amore che da lui riceviamo per la vita. Evitiamo la tentazione di condannare persone senza colpa perché il nostro Dio è venuto a liberarci aprendo il nostro sguardo ad una libertà nuova.

 

 

Preghiamo

 

Dio di ogni bontà, che prendendoti cura di noi tuoi figli vuoi misericordia, apri il nostro cuore e il nostro spirito a questa esperienza che solo può farci guardare alla nostra vita cristiana con gratitudine e riconoscenza per il dono della tua infinita salvezza. Amen

 

 

[da: La Parola ogni giorno. Dio non ha creato la morte, Quaresima 2016, Centro Ambrosiano, Milano]

Ti potrebbero interessare anche: