Es 12,43-51; Sal 77; Lc 5,1-6

“Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto, ordinati secondo le loro schiere”.  (Es 12)

 

Il Signore dona al suo popolo le leggi di convivenza e di appartenenza al popolo scelto da Dio. E’ dopo la Pasqua che non può essere una festa generica e per tutti, ma deve essere considerata come un tempo speciale di grande significato religioso. L’opera di Dio, la sua presenza tra gli uomini non è un episodio casuale ma segue tempi e modalità precise che Dio stesso ha stabilite. Il patto di alleanza sancito da Dio con gli uomini continua con tempi e modalità precise.

Nulla è lasciato al caso o allo svolgimento indiscriminato. L’intervento divino supera sempre ogni aspettativa, in modalità e tempi non prevedibili. Così a Simone, Gesù fa gettare le reti nel lago in piena notte, dopo un lungo lavoro che non ha dato alcun frutto. Ma, mentre il faraone si rifiuta di accogliere la richiesta del Signore, Simone getta le reti fidandosi della parola di Gesù, e la pesca si presenta ricchissima. Senza Gesù, ogni lavoro è vano e i risultati nulli.

 

Preghiamo col Salmo

 

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

 

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