SS. Trinità
Gen 18,1-10a; Sal 104; 1Cor 12,2-6; Gv 14,21-26
Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. (1Cor 12)
Dopo la celebrazione della Pentecoste, culmine dei misteri di Gesù Cristo, e dopo la prima settimana del tempo ordinario, segno del cammino attuale della Chiesa verso l’eterno, ci troviamo di fronte alla solennità della SS. Trinità che ci invita ad entrare nel mistero personale di Dio, del Dio rivelato da Gesù, che è un Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
Si tratta di celebrare e adorare colui che è fonte, sostegno e termine del nostro cammino. Un Dio che non è solitario e lontano, ma un Dio comunione e vicino. Gesù Salvatore è in mezzo a noi perchè il Padre lo ha donato come principio di vita: dove è Gesù, là c’è la presenza del Padre col suo amore. Dio Padre generando il Figlio, diventa amore, che è lo Spirito Santo.
La bibbia è la storia delle grandi manifestazioni di Dio e Dio è una presenza che ci interpella, un dialogo da scoprire, un’avventura da vivere.Una Parola di vita che non si esaurisce e non viene meno. Celebrare il mistero della Trinità significa allora riconciliarsi con l’origine di ciascuno di noi, con l’origine di tutti i popoli della terra. Il disceplo di Cristo non è persona fuori dalla realtà storica, ma persona che scopre tutta la vicenda umana come ricca di significato perchè ha origine in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
Preghiamo col Salmo
E’ lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.