Gen 2, 4b-17; Sal 103; Rom 5,12-17; Gv 3,16-21

 

Ogni peccato imita e prolunga quello dell’origine, ma ora c’è la vita nuova scaturita da Gesù Cristo: in lui tutto è stato rifatto e ricostruito. (Rm 5)

 

Per un solo uomo il peccato, per un solo Uomo la grazia, ci dice l’apostolo Paolo. Adamo, creato da Dio e collocato nel giardino dell’Eden, senza colpa e senza consapevolezza di limite, conosce il peccato e la morte.

Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, conosce la morte e si assume il peccato degli uomini per vincere ogni peccato e superare la morte. Ma il dono della grazia è sovrabbondante e per merito del solo Gesù Cristo che con la sua morte ha giustificato, ha reso giusti, come il primo Adamo nel giardino dell’Eden, tutti gli esseri umani. “Infatti, se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza dellla grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo”.

 

Preghiamo col Salmo

 

Benedetto il Signore che dona la vita.

Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature.

 

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