Pr 9,1-6; Sal 33; 1Cor 10,14-21; Gv 6,51-59

 

Siamo invitati al convito della Sapienza. Chi vi prende parte riceve l’intelligenza, assimila e si nutre della Parola di Dio. (Pr 9)

 

Gesù è il pane vivo disceso dal cielo, e lo è perchè ci dà da mangiare la sua carne, che è per la vita del mondo, e ci offre da bere il suo sangue. Non stupisce la reazione dei Giudei di fronte a tali affermazioni di Gesù in sinagoga, ma lui ribadisce che la resurrezione e la vita eterna sono la comunione con lui e sono donate a chi mangia la sua carne e beve il suo sangue.

Il banchetto della Sapienza di cui parla la prima lettura ci appare chiaramente come anticipazione del banchetto eucaristico. Il dono della carne e del sangue di Gesù sono già il convito celeste anticipato. Pertanto è chiaro come sia impossibile al cristiano partecipare ad altri tipi di sacrifici e di banchetti che sono idolatri. Ed è quel solo pane che fa di tutti noi, molti popoli e diversi, un unico corpo in Cristo.

 

Preghiamo col Salmo

 

L’angelo del Signore si accampa

a quelli che lo temono, e li libera.

Guastate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia.

 

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