Qo 3,10-17; Sal 5; Mc 12,18-27

 

Riconosco che qualsiasi cosa Dio fa, dura per sempre; non c’è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché lo si tema. (Qo 3)

 

Continua la lettura sapienziale del Qoelet che ci conduce ad una comprensione dei nostri giorni illuminata dal disegno di Dio, perchè nulla è lasciato al caso, ma tutto ha il suo momento ed il tempo della vita è scandito per tappe ed esperienze distinte. Ci dà l’idea di un ordine, da riconoscere e da rispettare: tutto ha il suo momento, e il suo significato.

Ma non si può pretendere di trasferire l’organizzazione di vita terrena anche nel tempo dopo la morte: Gesù rimprovera i sadducei che cercano di metterlo in difficoltà rimandadoli a una lettura più attenta della parola di Dio. Perchè il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, non è Dio dei morti ma dei viventi: la vita nei cieli eterni è nelle mani solo di Dio e non la si può misurare con le formule umane.

Anche i legami parentali e familiari che hanno segnato la vita terrena non saranno ripetuti in egual misura nell’eternità dei cieli. Ma non sta a noi sapere come saranno.

 

Preghiamo col Salmo

 

Al mattino ascolta la mia voce;

al mattino ti espongo la mia richiesta e resto in attesa.

Tu non sei un Dio che gode del male,

non è tuo ospite il malvagio;

gli stolti non resistono al tuo sguardo.

 

 

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