Dt 14,22-29; Sal 96; 1Cor 9,13-18; Lc 12,32-34

 

“Non temere, piccolo gregge, perchè al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina”.  (Lc 12)

 

Le letture odierne portano l’attenzione sul rapporto tra denaro e testimonianza di fede. Mosè indica al popolo quanto Dio comanda per impiegare il denaro secondo criteri di solidarietà in modo che orfani, vedove, stranieri e leviti possano vivere senza miseria. Le decime, ovvero un decimo dei raccolti e degli averi, siano dunque impegnati per il servizio della carità.

L’apostolo Paolo è ulteriormente determinato nell’affermare che servire il vangelo è una missione che non può essere ragione di privilegio: “annunciare il vangelo non è per me un vanto, perchè è una necessita che mi si impone”, e in quanto incarico affidato non richiede ricompensa. Questa è per lui la gratuita predicazione del vangelo per la quale si pone a servizio di tutti, in umiltà profonda e col solo desiderio che almeno qualcuno accolga l’annunzio della salvezza.

 

Preghiamo col Salmo

 

Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi.

 

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