Ap 14, 1-5; Sal 67; Mt 19,27-29

 

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. (Mt 19)

 

Anche per i discepoli che seguivano Gesù, la domanda cruciale verteva su cosa succederà oltre la vita terrena e come avverrà il giudizio tra salvati e no. Il Signore dona speranza, ma non risolve il grande problema. Pietro lo interroga direttamente: “cosa avverrà a noi che abbiamo lasciato tutto per seguirti?”. Domanda non banale perchè gli altri maestri lasciavano direttive d’insegnamento, stabilivano incarichi e primati tra i discepoli, ma Gesù non ha nulla da lasciare se non la verità del Padre e la certezza che è un Dio che salva.

Così la grande visione dell’Apocalisse ci fa pensare che nel regno eterno ci saranno un’infinità di popoli e coloro che sono senza macchia, fedeli seguaci della verità e della giustizia, saranno le primizie del Regno.

 

 

Preghiamo col Salmo

 

Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.
Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.

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