Gen 28,10-22; Sal 118 (119); Pr 24,11-12; Mt 7,13-20

"Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi".  (Mt 7,15-17)

La grazia di essere discepoli non è per uso privato, deve essere comunicata. I frutti delle opere manifestano la bontà o la malizia del nostro cuore, la verità o la falsità della parola del discepolo. L’opera buona per eccellenza di Gesù è dare vita, è la vittoria sulla morte, opera del peccato.
Ciò che realmente è difficile è il discernimento del “frutto buono”, dell’opera realmente efficace. Ciò che è davvero arduo è superare timori e inerzie, è togliere dai nostri occhi ipocriti le travi delle -apparentemente piccole- incoerenze quotidiane, di disprezzo, di poca solidarietà, di condanna alle conseguenze senza denuncia delle cause.
Condividere il pane, dare un tetto, vestire l’ignudo, sono opere buone dei figli, sono parte essenziale della nostra missione, del messaggio da annunciare.

Preghiamo

Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di osservare i tuoi giusti giudizi.
Sono tanto umiliato, Signore:
dammi vita secondo la tua parola.
Signore, gradisci le offerte delle mie labbra,
insegnami i tuoi giudizi.
(Salmo 118)

 

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