Gen 2,4b-17; Sal 1; Pr 1,1-9; Mt 5,1-12a
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i miti,perché avranno in eredità la terra”. (Mt 5,1-2.5)
Gesù,il vero mite che entra nella CittàSanta seduto su un asino, ci invita a imparare dal suo cuore “mite e umile” (Mt. 11,29). La mitezza è un atteggiamento del cuore per cui non si ricorre alla forza impositiva, piuttosto alla forza di persuasione e alla verità.
La non violenza esclude totalmente la prepotenza e da passo a un linguaggio d’amore.
In questi tempi apparentemente dominati dall’inganno e dall’abuso, dalla concorrenza e dall’arrivismo, parlare di mitezza è una chiamata alla autenticità cristiana, alla libertà, al valore e alla forza di non lasciarsi guidare dalla prepotenza e dall’aggressività, per stabilire in questa terra un mondo più umano.
Preghiamo
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.
Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà.
Desisti dall‘ira e deponi lo sdegno, non irritarti:
chi spera nel Signore avrà in eredità la terra.
I poveri avranno in eredità la terra
e godranno di una grande pace
(dal Salmo 37)