Giorno aneucaristico

 

 

La parola di Gesù dalla croce:“Padre perdonali, perché non sanno ciò che fanno”.

Matilde Raez perse suo marito, Alfredo Ramirez, in un orribile attentato di un gruppo terrorista, nella città di Lima.

Poco tempo dopo diede questa testimonianza: «Credo che ho motivi sufficienti per odiare, credo che nessuno potrebbe negarmi questo “diritto”… Ciononostante non odio, e non perché sia una donna superiore, migliore degli altri.

Non odio, perché so cos’è l’amore: me lo insegnò quest’uomo, Alfredo, lui sì eccezionale.

E quando si conosce l’amore e si è amato, non si può odiare.

Perché l’amore è più forte, ci protegge e ci difende dall’odio. Ciò che mi permette di continuare a vivere, con questo dolore infinito, terribile, senza limiti, è la vita interna dell’amore…

Dobbiamo imparare a odiare, però a odiare l’odio, e a rifiutare, però solo la violenza».

 

 

Preghiamo

 

Beato l’uomo che ha cura del debole:

nel giorno della sventura il Signore lo libera.

Il Signore veglierà su di lui,

lo farà vivere beato sulla terra,

non lo abbandonerà in preda ai nemici.

Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore,

tu lo assisti quando giace ammalato.

(dal Salmo 40)

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