Gl 2,12b-18; Sal 50 (51); 1Cor 9,24-27; Mt 4,1-11

 

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.(Mt 4,1.10-11)

 

Gesù, all’inizio di questa Quaresima, ci invita a rivedere la nostra vita e ci dice: “fratello, sorella, lascia che la mia Parola penetri nel profondo del tuo cuore”. E ci domanda: “Su quali criteri si regge la tua vita di ogni giorno? Sull’interesse personale o la solidarietà? Sul potere e gli onori o sull’amicizia sincera e fraterna? Sull’arroganza o sulla semplicità accogliente? Sulla violenza o sul dialogo? Dov’è Dio nella tua vita?”. Le tentazioni di Gesù nel deserto simboleggiano il difficile cammino che egli percorse per comprendere la propria missione, ciò che gli chiedeva Dio, suo Padre. “Continuerò il mio lavoro di falegname con mio padre Giuseppe?”. “Diventerò un leader politico trionfalista e potente?”. Tutto ciò è molto provocatorio. Ma alla fine Gesù decide per un altro cammino: “Obbedirò a mio Padre, sarò testimone del suo amore per tutta l’umanità, fino alla morte.” E cosi fu.

 

 

Preghiamo

 

Ti chiesi Dio la forza per raggiungere l’esito

e tu mi hai fatto debole perché imparassi a obbedirti.

Ti chiesi salute per fare grandi cose

e mi hai dato la malattia perché potessi fare cose migliori.

Ti chiesi potere per essere apprezzato dall’altro,

mi hai dato la debolezza perché io provassi la necessità.

Ti chiesi ricchezza per essere felice

mi hai dato la povertà perché imparassi la prudenza.

Ti chiesi cose che potessero rallegrare la vita,

ho ricevuto la vita per godere di tutte le cose.

 

Impegno settimanale

Cercherò del tempo per leggere in profondità le dinamiche, le scelte e le priorità del mio cuore.

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