2Pt 1,12-16; Sal 18; Lc 18,28-30

 

Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel presente. (Lc 18)

 

Pietro chiede a Gesù di rassicurarlo sul fatto che non verrà meno la sua promessa di vita eterna per loro che lo hanno seguito senza riserve e Gesù ribadisce la vicinanza di Dio a quanti operano nella fede. Una fede che, comunque, è impegnativa, perchè esige un comportanento coerente e fatto di scelte e di fatti reali.

Senza opere la fede è morta; non basta un’adesione intellettuale a verità e precetti, ci vuole uno stile di vita adeguato. E la concretezza delle opere si esplica innanzi tutto nella carità verso i fratelli e nella piena fiducia nella Parola di Dio.

L’apostolo Paolo assicura che quanto lui è andato testimoniando su Gesù non è frutto di idee artificiose ma di conoscenza diretta, di vita condivisa, di realtà vista coi propri occhi.

 

Preghiamo col Salmo

Ti siano gradite le parole della mia bocca;

davanti a te i pensieri del mio cuore;

Signore, mia roccia e mio redentore.

 
 

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