Lunedì della Settimana Autentica

 

Gb 1,6-22; Sal 118 (119); Tb 3,7-15; 4,1-3a.20-5,3; Lc 21,34-36

 

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo. (Lc21,34a.36)

 

L’invito del Vangelo ci sorprende! Ma l’entrata in Gerusalemme, solenne, da re, èsospettosa, ambigua, ingannevole: l’uso politico strumentale, una religiositàtrionfalista e insieme sempliciotta. Eppure Gesù accetta il riconoscimento dei semplici, forse sente che seppur spurio dottrinalmente, viene però dal cuore.

Gesù ci pone allerta. Gli avvenimenti di quella settimana furono tremendi. Bisogna addentrarsi ben svegli, di cuore e di testa. Altrimenti il rischio è quello di scandalizzarci o trovarci fianco a fianco con chi trama e chiede la morte di Gesù: anche oggi, nelle nostre vite, nelle nostre case e famiglie, nelle vie della città.

Allora, pregare attenti, con il cuore e il mondo in mano, davanti a Chi sta per consegnarsi nelle nostre umane mani.

 

 

Preghiamo

 

Non chiudere la tua porta,

anche se ho fatto tardi.

Non chiudere la tua porta:

sono venuto a bussare.

A chi ti cerca nel pianto

apri, Signore pietoso.

Accoglimi al tuo convito,

donami il Pane del regno.

(dalla liturgia)

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