Gen 21,1-4.6-7; Sal 118 (119); Pr 9,1-6.10; Mt 6,16-18

Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,17-18)

È bella quest’immagine che ci parla dell’intimità tra Padre e figlio! Il Padre vede nel segreto, il Padre è vicino, ci capisce e ci conosce perché ci ama.

«È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l‘uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"». (Is 58,5-9a)

Preghiamo

Hai fatto del bene al tuo servo,
secondo a tua parola, Signore.
Insegnami il gusto del bene e la conoscenza,
perché ho fiducia nei tuoi comandi.

(Salmo 118)
 

Ti potrebbero interessare anche: