Giorno aneucaristico

La parola di Gesù sulla croce: “Padre nelle tue mani affido il mio Spirito”
Padre Alessandro Dordi non pensava di finire la sua vita assassinato, sicuramente non lo voleva. Il 15 agosto del 1991, dopo aver celebrato l’eucaristia in una piccola comunità andina, sulla strada di ritorno, un gruppo di terroristi gli tende un’imboscata e lo uccide.
La morte di Alessandro, come quella di centinaia di fedeli, come lui, martiri in Perù, dicono l’amore alla vita e la fedeltà ai fratelli e le sorelle. Dicono la fede nel Dio della vita, che li porta ad abbandonarsi nelle sue mani.
Gli ultimi giorni di Alessandro sono marcati dalla paura e dal terrore per le minacce di morte. Ai terroristi che lo mettono alle strette, agli amici che lo consigliano, ai superiori che gli impongono di abbandonare la parrocchia, di mettersi al sicuro, risponde: «Se lascio tutto adesso che sono minacciato di morte: dov’è il mio coraggio? Il mio amore per gli altri, la mia fede in Dio? Come potrei sostenere lo sguardo dei bambini, se li abbandono nelle loro disgrazie? Se scappo: chi potrà testimoniare il perdono, la pace, la fede e la speranza?».
Fissiamo il nostro sguardo su di Lui, che ci insegna a costruire ed essere fedeli alla nostra vocazione di figli e figlie di Dio.

Preghiamo

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
(Salmo 31)

 

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