Esd 4, 24-5,17; Sal 24; Lc 12, 54-56

 

Il tempo di Cristo presenta dei segni che devono essere giustamente interpretati. (Lc 12)

 

Continua il racconto della ricostruzione del tempio di Gerusalemme dopo la distruzione e l’esilio dei giudei presso la corte persiana. Gli esuli rimpatriati si accingono a ricostruire la casa del dio d’Israele ma sono contrastati e ci voglioni anni prima che l’opera possa riprendere. La ripresa è segnata dai profeti che richiamano la parola di Dio e l’intervento divino nel piano di ricostruzione. Non è solo volontà d’uomini, ma è segno di Dio la grande opera.

Così anche Gesù nel vangelo di Luca prosegue nel suo insegnamento e spiega come la storia di Cristo tra gli uomini si manifesta in segni che devono essere individuati e bene interpretati.  Questo è il tempo della salvezza, della venuta del Regno e della grazia presente. Non ci si può accontentare di riconoscere gli eventi naturali e non preoccuparsi di scorgere anche i segni del tempo di Dio.

 

Preghiamo col Salmo

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei tu il Dio della mia salvezza;

io spero in te tutto il giorno.

 

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