Gen 49,29-50,13; Sal 118(119),145-152; Pr 31,1-9; Gv 7,43-53

 

Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua. (Gv 7,50-53)

 

I sondaggi lo davano in calo di popolarità. Il dissenso verso Gesù cresceva, soprattutto fra i capi del popolo, i sacerdoti e i farisei. Gente che aveva studiato. Questioni etniche lo escludevano dalla possibilità di essere il Profeta: stirpe bastarda la sua.

Nicodemo, fin dall’inizio del Vangelo di Giovanni, é libero, onesto, uomo realmente “in ricerca”. Lui vorrebbe conoscere Gesù, ascoltare la sua testimonianza, sapere quel che fa, aldilà del pregiudizio

Siamo anche noi donne e uomini “in ricerca”? Sappiamo leggere la realtà e incontrare le persone senza pregiudizi?

Ovunque tra le pieghe della nostra storia si possono nascondere i segni del Regno di Dio. A noi il compito di scorgerne la luminosità.

 

Preghiamo

 

O Verità che illumini il mio cuore,

fa’ che non siano le mie tenebre a parlarmi!

Parlami tu, istruiscimi.

(Sant’Agostino)

 

 

 

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