Giovedì “Nella cena del Signore”
Gen 1,1-3,5.10; 1Cor 11,20-34; Mt 26,17-75
Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. (Mt 26,26-28)
“O Gesù, fare la volontà del Padre tuo, agire in vista di lui fu il tuo cibo, fu ciò di cui vivesti. Sia anche questo il nostro cibo, la nostra vita: agire incessantemente in vista di te, vivere di ciò, vivere del pensiero della tua volontà, del pensiero della tua gloria, di questa ricerca, di questa realizzazione. Avere incessantemente la tua volontà, la tua gloria, dinnanzi agli occhi. Ecco la nostra vita, il nostro pane quotidiano, il nostro cibo in ogni istante, secondo il tuo esempio, o mio Signore e mio Dio”.
(Charles de Foucalud)
Preghiamo
O Signore, che in questa stessa notte hai lavato i piedi ai tuoi discepoli, accogli e santifica il nostro desiderio di servire i fratelli, di condividere il pane coi poveri e di visitare malati e carcerati. Amen.