Ger 1,4-10; Sal 73 (74); Ab 1,1;2,1-4; Mt 4,18-25

 

«Risposi: “Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane”. Ma il Signore mi disse: “Non dire: sono giovane. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti”».

(Ger 1,6-8)

 

 

Di fronte alle rimostranze del profeta, che non si sente all’altezza di proclamare la Parola di Dio, il Signore interviene per rassicurarlo con la sua presenza. In ogni occasione in cui ci sentiamo inadeguati testimoni della grandezza dell’opera di Dio, Egli ci invita a non avere paura. Dio si serve dell’uomo più umile per compiere grandi cose, di ciascuno di noi, nonostante le nostre debolezze o povertà. Ma questo significa che dobbiamo essere capaci di riconoscere anche nell’altro che ci vive accanto la stessa dignità di figlio del Padre, che si è nutrito del pane della Parola e la annuncia ai fratelli.

 

Preghiamo

Signore, ti prego

apri le mie porte chiuse ed elimina la mia stoltezza;

apri il mio cuore e la mia mente al mistero della tua presenza attiva e potente nella mia vita;

dammi il coraggio di aiutare le altre e gli altri

e di scoprire così la tua presenza nella loro vita.

(Henri J.M. Nouwen)

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