Venerdì della V settimana di Pasqua

At 25,13-14a.23;26,1.9-18.22-32; Sal 102; Gv 12,44-50

Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me. (At 26,17-18)

Queste sono le parole che Paolo ricorda di avere ascoltato dalla voce di Gesù, sulla via per Damasco. Sono parole che vogliono anche descrivere il compito che l’apostolo sente proprio, il compito della Chiesa di ogni tempo: annunciare una Buona Notizia, una grazia che è per tutti. C’è spazio per il riscatto, c’è una via che riporta tutti e ciascuno nell’orizzonte della benedizione, perché Dio è misericordioso e cerca la conversione più di quanto potrebbe mai cercare la condanna e la pena del peccatore. Per quanto possa sembrare buio il cammino, una luce ci sta davanti e giunge a illuminare la strada. La salvezza è per tutti! Alcuni hanno la grazia della fede e portano i segni della benedizione di Dio, ma la liberazione dal male è cosa che riguarda ogni uomo e donna della storia. Vivere nella fede non è privilegio, ma felice responsabilità: gioiamone, e – così come ci è dato – operiamo perché si aprano gli occhi di molti sulla bellezza di questa Notizia Buona che portiamo con noi.

Preghiamo

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Egli perdona tutte le tue colpe,
ti circonda di bontà e misericordia.

(Sal 103,1.3-4)

Ti potrebbero interessare anche: