Sabato della settimana della VI domenica dopo Pentecoste

Nm 3, 5-13; Sal 94 (95); Eb 7, 23-28; Lc 22, 24-30a

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Fa’ avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo servizio. Essi assumeranno l’incarico suo e quello di tutta la comunità nei confronti della tenda del convegno, prestando servizio alla Dimora. (Nm 3,5-7)

Tra tutti i membri del popolo di Israele ce ne sono alcuni che svolgono un compito specifico, quello di prestare servizio come sacerdoti, così da mediare il legame tra Dio e il popolo. Quel compito è fondamentale ed è in favore dell’intera comunità, è necessario che alcuni, tramite la loro vita, esprimano che il popolo vive nella misura in cui si rivolge al Signore.
Grazie alla rivelazione del Signore in Gesù possiamo riconoscere che la mediazione totale e definitiva è avvenuta in Gesù stesso, colui che una volta per tutti ha legato l’intera umanità a Dio. Da questo fatto consegue che ogni persona può rendere testimonianza aiutando anche gli altri a entrare in comunione con il Signore. Ciò è possibile quando si vive lo stesso stile di Gesù, mettendosi a servizio.

Preghiamo

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Dal Salmo 94 (95)

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