Martedì della III settimana di quaresima
Gen 19,12-29; Sal 118 (119),65-72; Pr 8,32-26; Mt 6,16-18
Quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,17-18)
La Parola di Dio oggi ci invita a custodire nel cuore un atteggiamento di pudore come medicina alla malattia dell’apparire che infanga il cammino di ogni uomo. Il rischio, sempre alle porte, è quello di “fare” alcune cose solo per colpire coloro che ci stanno attorno e raccogliere il loro plauso. La Quaresima invece deve diventare tempo autentico di purificazione del nostro “ego”, non ostentando la nostra penitenza ma, paradossalmente, con il cuore e il volto trasfigurati dalla gioia, per offrire a Dio un sacrificio spirituale autentico e gradito. Profumiamoci il capo con il desiderio e l’attesa del compimento della promessa di Dio.
Preghiamo
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
Io piango lacrime di tristezza;
fammi rialzare secondo la tua parola.
Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
(Sal 118,27-29)