Giovedì della settimana della VI domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
2Tm 4, 1-8; Sal 70 (71); Lc 21, 25-33
Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. (2Tm 4,3-4)
Paolo rimanda ciascuno alla responsabilità nei confronti della Parola: troppo spesso, infatti, si è tentati di diminuire la forza dell’incontro con Gesù, riducendo anche la Scrittura a un semplice repertorio di buoni esempi, ormai incapace di provocare a una conversione radicale. Oppure, consapevoli della forza dell’incontro con Gesù, si preferiscono le mezze misure offerte da proposte spirituali più blande, che rassicurano perché non chiedono di mettere in gioco totalmente la propria vita. Oggi è il giorno per verificare fino a quale punto si è disponibili a lasciarsi interpellare dalla Parola di Dio.
Preghiamo
Io, invece, continuo a sperare;
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Dal Salmo 70 (71)