Dt 4, 32-40; Sal 94; Eb 12,25-29; Mt 7,21-29//Mc 16,1-8a
“Chiunque ascolta le mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”.
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi. (Mt 7,28-29)
Sappiamo bene cosa comporti la presunzione di costruire la casa in località improprie, sulla sabbia, alla fine di un canalone in montagna o vicino alle rive di un torrente: un disastro inevitabile! Eppure spesso sfidiamo le situazioni di pericolo più evidenti pensando che ce la ‘potremo fare’. Così vale per la vita di ciascuno. Ben sappiamo quale sia il percorso giusto; le parole di Gesù sono alla base di giustizia e verità, eppure le mettiamo facilmente da parte.
Anche oggi Gesù insegna con parole chiare ed autorevoli, lo stupore degli ascoltatori è lo stesso del tempo antico e sembra sempre più facile trovare vie di fuga per conseguire i nostri intendimenti.
Pregiamo col Salmo
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.