Tt 3,3-7; Sal 71(72); Gv 1,29a.30-34

 

«E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio.»            (Gv 1,34)

                                                                                                                            

Anche oggi Giovanni Battista ci offre una grande testimonianza del Signore Gesù come il figlio di Dio; non un  grande uomo, o un profeta, ma il figlio di Dio perché in Gesù abita la presenza stessa del Padre. Il Vangelo ci introduce alla festa di domani: il Signore si manifesta a tutti gli uomini fino ai confini del mondo. Ed è proprio questo il motivo della sua venuta in mezzo a noi. Quindi Dio è accessibile, visibile, si può incontrare, ci parla, si rivela a noi.  Attraverso la sua rivelazione ci apriamo all’annuncio del vero volto di Dio agli uomini e alle donne che incontriamo. Nessuno di noi è chiamato a rimanere chiuso in se stesso ma deve aprirsi all’annuncio del vero volto di Dio andando verso i luoghi dove ci sembra impossibile andare: periferie, luoghi di sofferenza, di estrema povertà, di violenza e di sfruttamento. Testimoniamo al mondo che Dio va incontro ad ogni uomo, che perdona, che salva, non ignora il peccato dell’uomo ma lo assume su di sé, si fa carico di ogni tenebra e di ogni dolore, perché Dio accompagna i passi della vita.

 

Preghiamo

 

Trasportami, dal Tabor della contemplazione,

alla pianura dell’impegno quotidiano.

E se l’azione inaridirà la mia vita,

riconducimi sulla montagna del silenzio.

Dalle alture scoprirò ì segreti della contemplatività,

e il mio sguardo missionario arriverà più

facilmente agli estremi confini della terra.  

                                        (Tonino Bello)

 

[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]

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