Martedì 27 Giugno
Nm 9,15-23; Sal 104; Lc 6,6-11
“Sull’ordine del Signore gli Israeliti si mettevano in cammino e sull’ordine del Signore si accampavano”. (Nm 9)
Prosegue la riflessione su precise norme di comportamento e di ritualità per celebrare il Signore e mantenere una vita sobria quando a lui ci si consacra, ma Gesù sembra non tenerne conto e provoca scribi e farisei. Il suo insegnamento è chiaro: sopra ogni cosa sta la legge della carità, anche il sabato va dedicato a fare il bene e per rispettare il riposo del sabato non si può trascurare chi è nel bisogno.
Proprio di sabato Gesù risana un invalido, questo suo gesto è visto come una provocazione tanto che scribi e farisei si mettono a discutere su ‘quello che avrebbero potuto fare a Gesù’ per eliminarlo. In fondo non accettano che il dettame divino sia ben superiore alle loro corte mire di giudizio e di potere. Eppure Dio, anche nell’antichità, aveva mostrato al suo popolo come la sua guida fosse certa e amorevole.
Preghiamo col Salmo
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.