1Tim 1,12-17; Sal 138; Lc 21,5-9

Rendo grazie a colui che mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al suo servizio. (1Tim 1)

L’apostolo Paolo si presenta come manifestazione della misericordia di Dio in quanto è stato perdonato e chiamato al servizio di Gesù Cristo e del suo vangelo. Testimone di quella grazia che sola dà vita a ciascuno di noi. Il nostro impegno e la nostra fedeltà sono possibili perchè abbiamo ottenuto, e continuiamo a ricevere, misericordia.

Tutta la nostra vita deve essere proclamazione che Dio ci ha amati e perdonati, ma non tutto è facile e senza ostacoli. Ci saranno, infatti, tempi di distruzione, di sofferenza, di confusione e smarrimento e anche i discepoli del Signore non avranno vita tranquilla.

Ma è Gesù ad incoraggiarci a perseverare nella via retta perchè, se tutte queste cose distruttive devono accadere, è pur vero che non segnano la fine del mondo. “Badate a non lasciarvi ingannare”, ci dice ancora oggi Gesù, la sua parola non viene meno.


Preghiamo col Salmo

Io ti rendo grazie, Signore:

hai fatto di me una meraviglia stupenda;

meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente la mia anima.

 

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