Ct 1,2-3b.4b.15;2,2-3b.16a;8,6a-c; Sal 44; Gv 3,28-29

 

"Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa, ma l’amico dello sposo esulta di gioia all’udire la sua voce".  (Gv 3,29)

 

Si approfondisce in questi giorni dopo l’epifania la riflessione sul dono di amore del Dio nato nella storia umana, e il termine di paragone è l’amore nuziale come sentimento di donazione reciproca e di totale appartenenza l’uno all’altra. Un amore che non è esclusivo nè limitato alla coppia di sposi, ma coinvolge famigliari, amici e testimoni, si dilata a quanti si avvicinano al grande evento e ne sono contagiati. Un amore che genera nuova vita e trasforma coloro che ne sono toccati. 

Giovanni, il Battista, si dichiara amico dello sposo e come tale è ‘presente e ascolta’ quanto dice lo sposo ed esulta di gioia, e la sua vita è piena di tale gioia. Questa è la testimonianza che giunge a noi per renderci partecipi di tanta gioia e testimoni di come sia salvata l’intera storia umana dalla venuta del Cristo Salvatore. Il Salmo ci dice che il Re si è invaghito della bellezza dell’umanità!

 

Preghiamo col Salmo

 

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

 
 

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