MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA AUTENTICA

 

 

Gb 42,1-10a; Sal 118 (119),169-176; Tb 13,1-18; Mt 26,14-16

 

Un luce splendida brillerà sino ai confini della terra: nazioni numerose verranno a te da lontano, gli abitanti di tutti i confini della terra verranno verso la dimora del tuo santo nome, portando i doni per il re del cielo. Generazioni e generazioni esprimeranno in te l’esultanza e il nome della città eletta durerà per le generazioni future. (Tb 13,13)

 

Quello che ci stiamo preparando a celebrare, ormai da diverse settimane, è una grazia che ha la felice pretesa di farsi gioia per tutti e per ciascuno. È un dono destinato a raggiungere i confini della terra; è il compiersi del disegno di Dio per ogni popolo; è il paradiso perduto che si ripresenta raggiungibile; è l’estinguersi di ogni disperata tristezza, è la festa che viene ad abitare la terra. Perché Dio non smette di amare, anche se misconosciuto, anche se estromesso; anche quando fatto oggetto di colpa e punito da ostilità o indifferenza. Dio rimane fedele al suo amore, e questo cambia il volto della storia e rinnova la luminosità perduta di questa nostra terra. E noi lo sappiamo e lo celebriamo commossi e riconoscenti.

 

Preghiamo

 

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode,
perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.
(Salmo 117)
 

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