Is 35,1-10; Sal 84 (85); Rm 11,25-36; Mt 11,2-15
«Dite agli smarriti di cuore, coraggio non temete! Ecco il vostro Dio». (Is 35,4)
La parola di Dio oggi ci sollecita a scoprire i segni di bontà disseminati nel mondo. Il riconoscere la misericordia di Dio e la sua bontà è infatti quella buona notizia che dovrebbe far rallegrare i nostri cuori, punto di partenza rinnovato per sollecitare a prenderci cura di chi ci vive accanto. Il profeta Isaia è molto concreto nel descrivere i segni di vita che ne dovrebbero seguire: immagini di una rinascita non solo fisica, ma interiore, non solo nei confronti degli altri, ma anche di noi stessi. È il fiorire della steppa che segue l’aver aiutato l’altro ad avere coraggio, a guardare avanti; ma è anche rivitalizzare il nostro deserto, l’aprire i nostri occhi per vedere le nostre abitudini di chiusura, di poca accoglienza, di poca capacità di prenderci cura dell’altro, a volte convinti di fare già abbastanza. Isaia ci invita a lasciarci attraversare dalla brezza della buona notizia per uscirne rinnovati e aperti a quanto Dio vorrà realizzare e regalare alla nostra vita personale e comunitaria.
Preghiamo
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
(dal Sal 84)
Impegno Settimanale
Al termine della giornata, mi chiedo quali doni ha messo il Signore nella mia vita e come ho ricambiato con cuore riconoscente, prendendomi cura dei fratelli che il Signore mi ha messo accanto durante il giorno.