Giovedì della settimana della V Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

Fm 1, 8-25; Sal 111 (112); Lc 20, 41-44

Carissimo, pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno, in nome della carità piuttosto ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. (Fm 1,8-9)

È pieno di finezza lo stile che Paolo usa nei confronti degli altri cristiani: rivolgendosi a Filemone egli afferma che non sarebbe sbagliato comandargli qualcosa, nella misura in cui ne ha il potere; tuttavia, egli preferisce esortarlo, lasciando la risposta nelle mani della sua libertà.
Paolo segue il Signore assumendone lo stile: nessun potere è usato nei confronti degli esseri umani, ma tutto è affidato alla potenza della loro libertà. In questo modo è possibile costruire legami pieni e autentici tra le persone e con il Signore, lasciando che il bene costruito sia frutto della volontà e dell’impegno di ciascuno.  

Preghiamo

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.

Dal Salmo 111 (112)

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