Venerdì della settimana della III Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
2Pt 1, 1-11; Sal 62 (63); Lc 18,24-27
Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. (1Pt 1,5-8)
Il lungo elenco fatto da Pietro mette in discussione perché è un invito a impegnarsi concretamente, quindi a modificare la propria vita. Quelle caratteristiche non sono obiettivi fini a sé stessi, ma corrispondono al terreno adeguato per potere conoscere il Signore Gesù. Infatti, rimandano direttamente a lui, egli per primo le ha vissute. È possibile conoscerlo quando si è in sintonia con il suo stile, quando si sperimenta come lui ha agito. Si tratta di un cambiamento profondo perché ogni momento quotidiano cambia qualità se è costruito avendo come riferimento lo stile di Gesù.
Preghiamo
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.
Dal Salmo 62 (63)