Mercoledì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste

1Re 11, 1-13; Sal 88 (89); Lc 11, 31-36

Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. Salomone costruì un’altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. (1Re 11,4-7)

Proprio Salomone, colui che aveva il dono della sapienza ed era riuscito a costruire un tempio per onorare la gloria del Signore, abbandona la retta via e si consegna a una moltitudine di dei stranieri. Tutto quanto aveva fatto nella prima fase della sua vita non è sufficiente per preservare le sue opere, proprio lui che ha conosciuto la grandezza del Signore preferisce abbandonarsi a divinità di poco conto, così che i suoi errori avranno delle conseguenze irreparabili per il benessere futuro del popolo.
Il mistero della libertà porta a considerare la grandezza dell’essere umano, ma invita anche a porre attenzione e vigilanza: non è possibile ritenere come garanzia di riuscita ciò che si è fatto in passato, giorno dopo giorno è necessario rinnovare la volontà di seguire il Signore ed evitare le tentazioni.  

Preghiamo

«Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge
e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi,
punirò con la verga la loro ribellione
e con flagelli la loro colpa.

dal Salmo 88 (89)

 

Ti potrebbero interessare anche: