Sabato della II settimana di Quaresima

Is 31,9b – 32,8; Sal 25 (26); Ef 5,1-9; Mc 6,1b-5

E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi? Non è costui il falegname? (Mc 6,2b-3a)

Spesso le cose della vita sono decise dallo sguardo che poniamo su di esse. L’occhio che vede i prodigi di Gesù è lo stesso che riconosce in Gesù il carpentiere del quartiere accanto. E in questa visione si definisce il giudizio. Perché decidiamo che il miracolo che abbiamo visto per primo non ha valore, e resta solo il carpentiere che produce lo scandalo? Perché lo stupore apparso chiaro al primo sguardo, dopo aver ascoltato la sapienza delle sue parole, va perduto dietro al riconoscimento del carpentiere? Il punto, quindi, non è solo avere uno sguardo limpido e curioso (caratteristica positiva che dice ricerca) ma anche uno sguardo aperto alla novità e libero dal pregiudizio.

Preghiamo

Quante volte, pur vedendo tante cose positive
nelle persone che incontriamo,
siamo sempre condotti a vedere
ciò che ci scandalizza
e trova appoggio nei nostri pregiudizi?
Apri i nostri occhi, Signore,
illumina le nostre menti
e liberaci dai legacci
che ci paralizzano nello scandalo
impedendoti di compiere miracoli.

 

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