VI giorno dell'ottava del Natale

Mi 4,6-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28

Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!.
(Lc 11,28)

In questo passo evangelico siamo aiutati a comprendere la vera grandezza di Maria. Così come Elisabetta, un’altra donna afferma ad alta voce la beatitudine di Maria. Ella, però, non coglie, al contrario di Elisabetta – «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1,45) – la sorgente vera della beatitudine di Maria. In questa occasione, perciò, centrale è la rettifica di Gesù. Maria è beata non tanto perché è sua madre, ma soprattutto perché ha creduto, ha ascoltato e ascolta sempre la Parola di Dio e la mette in pratica. Maria è la prima discepola, è capace di fare spazio dentro di sé per accogliere la Parola, farla crescere, fino a che si trasformi in agire quotidiano, come il respiro della vita. Gesù ci chiede di non essere spettatori passivi o magari facilmente entusiasmabili, ma uomini e donne che sanno interiorizzare la sua Parola. Per ciascuno di noi si rinnova la chiamata a porsi in preghiera, in attento ascolto del Vangelo e a tradurlo nella vita.

Preghiamo

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Sal 95 (96)

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