Ap 1,10; 2,18-29; Sal 16; Lc 10,1b-12
“Tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere”. (Ap 2)
I discepoli di Gesù sono inviati ad annunziare al mondo la consolazione e la pace, ci dice il vangelo di Luca, e indica anche la modalità con cui proporsi alle genti: ‘come agnelli in mezzo ai lupi’.
In spirito di servizio operoso, con rispetto degli ospiti, lasciando al Signore il giudizio verso chi non accoglie la sua parola. Ma se il discepolo deve presentarsi povero, austero, difucioso e affidato pienamente alla forza di Cristo che lo libera da ogni male, su chi ha ricevuto l’annuncio di salvezza ricade la responsabilità di non ‘sprecare’ la parola ricevuta, di non rifiutarla o trascurarla, perchè il Signore chiamerà alla riprova costoro nel momento che meno si aspettano.
Preghiamo col Salmo
Custodiscimi, Signore, come pupilla degli occhi,
all’ombra dellle tue ali nascondimi,
di fronte ai malvagi che mi opprimono
ai nemici che mi accerchiano.