Martedi, Settimana della XI Domenica dopo Pentecoste

2Cr 28,16-18a.19-25; Sal 78; Lc 12,4-7

“Anche i capelli del vostro capo sono contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri”. (Lc 12)

Al contrario del re Giosafat, Acaz re d’Isarele, non è fedele al Signore: spoglia il tempio e il palazzo del re e dei principi per pagare l’aiuto richiesto al re d’Assiria che venne a Giuda e l’oppresse, ansichè aiutarlo. Acaz impose il culto di altri dei e preferì sacrificare agli dei di Damasco. Il Signore non consentì ad Acaz di ottenere quanto voleva perchè aveva umiliato i suo comandamenti.
Bisogna fidarsi di Dio, anche se talora ci appare impensabile che le nostre quotidiane vicende siano presenti agli occhi di Dio, ma noi siamo a lui cari più di ogni altra creatura. Questo non impedisce che malvagi e prevaricatori cerchino sempre di vanificare le buone azioni, però non saranno mai loro ad ottenere la piena vittoria. Costoro possono compromettere la vita del corpo, ci dice Gesù, ma non intaccano certo il senso della nostra vita e il suo fine.

 

Preghiamo  col Salmo

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

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