Sabato 31 marzo

SABATO DELLA SETTIMANA AUTENTICA

Giorno aliturgico

Gen 6,9b-8,21a; Sal 34 (35); Mt 27,62-66

Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». (Mt 27,64)

I capi dei sacerdoti e i farisei non solo hanno consegnato Gesù alla morte, ora vogliono sigillare per sempre il suo corpo in un sepolcro, per affidarlo definitivamente all’oblio del passato. Fatica vana, perché né una tomba né la morte possono trattenere l’autore della vita. È significativo che in questo sabato santo la liturgia ambrosiana, insieme al testo di Matteo, ci faccia ascoltare la storia di Noè e del diluvio. Grazie alla fede e all’obbedienza di Noè, dalle acque della morte rinasce un mondo nuovo, purificato dal peccato. Anche Gesù risorge dal suo sepolcro e con lui rinasciamo anche noi come creature nuove. Il silenzio di questo sabato santo ci prepara così a celebrare la grande veglia pasquale – una veglia battesimale – che ravviva in noi il dono con cui Dio, attraverso le acque del battesimo, ci ricrea nella sua santità.

Preghiamo

Padre che doni lo Spirito,
facci riposare nel respiro
di una preghiera confidente.
Noi attendiamo la tua aurora.
Rendici anche nella notte
figli del Giorno nuovo che viene.

«Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?» Lc 12,57 – LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE –
Quaresima e Pasqua 2018 -Centro Ambrosiano]

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